Routine di mungitura: perché è importante

8 segreti di un buona routine di mungitura per produrre latte di qualità

Qualche volta durante la routine di mungitura della vacca da latte, può venir voglia di “saltare” alcune fasi della sequenza di lavoro, convinti di guadagnare tempo. Tentazione decisamente da EVITARE! Ciò che a prima vista può sembrare una scorciatoia, il più delle volte comporta non solo maggiori perdite di tempo ma anche di tanti soldi: procedure improprie aumentano il rischio di diffusione della mastite e riducono la produzione! Capire le ragioni di una procedura ci aiuta a non ‘cadere in tentazione.

Ecco di seguito otto consigli fondamentali per svolgere con successo la routine di mungitura.

1. Guanti

I germi non si attaccano ai guanti nello stesso modo come invece fanno nelle pieghe e calli delle mani nude. Queste sono un riconosciuto vettore di diffusione della mastite contagiosa! In nitrile o in lattice è indifferente, basta che siano usa e getta e che vengano sciacquati e disinfettati (per esempio con acido peracetico) frequentemente.

Sono 3 i motivi per i quali DOBBIAMO usare i guanti durante la routine di mungitura:

  • ridurre la diffusione dei patogeni contagiosi quali S. aureus, S. agalactiae, Micoplasma bovis, Prototheca),
  • proteggere gli operatori contro le zoonosi (malattie trasmesse dall’animale all’uomo ..e viceversa),
  • igiene personale.

2. Premungitura  

L’eliminazione dei primi getti (3) stimola la “messa a latte”, ne scarta quello con maggior numero di cellule somatiche e permette di individuare la presenza di anomalie (vedi stoppini o altro).

Statisticamente oltre il 50% delle mastiti cliniche sono di tipo 1, quindi come unico sintomo presentano l’anomalia del latte. Le vacche con mastite clinica devono essere identificate per poter ricevere tempestivamente il giusto trattamento. Per una buona routine di mungitura, mai mungere i primi schizzi sulle mani: controllateli sul pavimento della sala. In caso di mastite contagiosa evitare di spruzzare sugli unghioni, meglio utilizzare apposita tazza.

3. Pre dipping  

Per un’efficace routine di mungitura è fondamentale garantire un’elevata igiene della mammella. La sporcizia sui capezzoli contiene germi in grado di causare mastite. Il pre dipping li uccide (se disinfettante!) ma questo deve essere fatto PRIMA di mungere la vacca. Migliora la qualità del latte ed evita che potenziali patogeni vengano risucchiati in mammella (mastite da impatto o da “retroflusso”), ad esempio per un impianto mal funzionante o tettarelle che “soffiano”.

NON spruzzate i capezzoli con acqua: oltre a non essere germicida l’acqua contribuisce alla diffusione dei germi tra i capezzoli e nelle tettarelle.

Tra i nostri clienti, gli allevamenti con la migliore routine di mungitura consigliano per il pre dipping CLOREX FOAM o TEAT FOAM (liquido, pronto all’uso) BIOXY FOAM (bicomponente 1:1).

4. Asciugatura  

Utilizzate una tovaglietta asciutta e pulita diversa per ogni animale. Può essere di carta ma anche di tela (da lavare in lavatrice, a 90°C, con buona centrifuga). Asciugate i capezzoli cercando per quanto possibile di utilizzare per ognuno di essi una sezione pulita della tovaglietta. Fondamentale la “tamponatura” degli apici, sempre con una parte pulita della tovaglietta.  

5. Attacco del gruppo  

Assicuratevi che il gruppo rimanga in una posizione ben livellata e bilanciata. Gruppi storti facilitano lo scivolamento dei prendi capezzoli con conseguente ingresso d’aria nel sistema. In questo caso i microrganismi della mastite possono essere spinti all’interno di canale e cisterna, una causa frequente di mastite.

Nella buona routine di mungitura, attaccare i gruppi al momento giusto è ugualmente importante. Per ottenere la maggior quantità di latte nel minor tempo possibile il gruppo deve essere attaccato tra i 90 e i 120’’ dalla premungitura.

6. Post dipping  

Anzitutto è importante capire a cosa serve. Il post dipping è il nostro alleato numero uno contro la mastite contagiosa! Quindi la copertura della TOTALITA’ del capezzolo è fondamentale, meglio se a immersione nell’apposito dosatore (lo spray funziona bene se applicato bene, ma comporta un 30-40% in più di volume di utilizzo).

In una buona routine di mungitura, il post dipping va fatto il prima possibile dopo lo stacco del gruppo. A fine mungitura va svuotata la camera di immersione, pulita e asciugata. Alcuni esperti consigliano eliminare anche il prodotto avanzato nel bicchiere, in particolare se il dosatore non è provvisto di valvola di non ritorno.

Per la vostra routine di mungitura, suggeriamo l’utilizzo di prodotti efficaci e rigorosamente testati, come TRIS ACTIVE P, DYNAMIC FILM, BUFFALO DIP (filmante, pronto all’uso), BIOXY SHIELD (bicomponente 1:1).

7. Siate calmi  

Il personale coinvolto nella mungitura deve garantire un ambiente tranquillo e calmo in tutte le fasi della routine, anche quando le bovine vengono portate in sala. L’adrenalina generata in una vacca stressata o spaventata lavora CONTRO l’ossitocina, l’ormone della discesa del latte, prolungando il tempo di mungitura e diminuendo la produzione.

8. In piedi dopo la mungitura  

A fine mungitura fate trovare alle vacche un abbeveratoio con acqua fresca e pulita (fondamentale avere il giusto spazio di abbeverata!) e una razione fresca o appena spinta sotto. In questo modo la stimoliamo a rimanere in piedi (mangiando) mentre il muscolo degli sfinteri dei capezzoli si contrae e chiude l’accesso ai batteri. Il canale rimane aperto in media 1 ora dopo la mungitura (da 30’ – 2 ore). Uno sfintere sano (senza ipercheratosi) è la prima linea di difesa contro le mastiti!